CONSIGLI ALIMENTARI PER RICERCAREIL BENESSERE PSICO-FISICO
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Stefania Venturelli: Naturopata, Economo dietista (vedi scheda)
Il problema delle “intolleranze alimentari” è ancora oggi del tutto sottovalutato e poco conosciuto e in materia c’è ancora molta confusione.
Spesso gli equivoci sorgono a livello di definizioni ambigue, poco chiare, che fanno confondere le intolleranze alimentari con le “allergie” pur essendo in effetti due fenomeni completamente diversi.
Infatti nelle allergie abbiamo una reazione istantanea a cibi ingeriti saltuariamente, mentre nelle intolleranze si hanno reazioni a cibi comuni quotidiani quali: grano, latte, pomodoro, ecc.
Inoltre i tempi di reattività sono ben più lunghi, da qualche ora fino a quattro giorni dopo!
Quindi si parla di INTOLLERANZE ALIMENTARI quando non vi è la produzione di anticorpi, quando le reazioni non sono immediate ma croniche. I disturbi infatti si possono verificare a distanza di tempo; i sintomi e le malattie si possono sviluppare a carico di qualsiasi organo/apparato/sistema.
Rimediare alle intolleranze alimentari non è difficile; una volta individuati i cibi responsabili del fenomeno, è sufficiente eliminarli per un periodo variabile da 4 a 8 settimane per poi poter reintrodurre l’alimento responsabile e se l’organismo è completamente disintossicato e non riconoscerà più quegli alimenti come estranei e dannosi, li accetterà senza problemi.
IL TEST ENERGETICO
Il test viene effettuato attraverso la metodica del “Vial Test” dopo che la persona è stata posta in contatto con gli alimenti sospetti contenuti in apposite fiale test.
Il test non è invasivo, non è doloroso, non ha valore di diagnosi medica ma si può definire come un’indagine per risonanza energetica sulla compatibilità degli alimenti.
“Lascia che il cibo sia la tua medicina e che la tua medicina sia il cibo”
(Ippocrate)
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