La Casa di Lela e Il Giardino sul Fiume
LA CASA DI LELA E IL GIARDINO SUL FIUME
"Ci sono giornate che sono benedette, io credo, da molto lontano."
(Ivano Fossati)
Esiste un luogo nei pressi di Modena, lungo l’antica strada del Canaletto (odierna Statale n. 12 Abetone - Brennero), dove da anni ogni terzo sabato del mese di giugno - in corrispondenza del Solstizio d’Estate - tante anime, spesso sconosciute tra di loro, si ritrovano di sera per celebrare un evento, un “rito”, una festa…
Il luogo è una casa… “La Casa di Lela”.
Ma non si tratta di un’abitazione solita e ordinaria… no, no! O meglio, a prima vista potrebbe anche apparire così, ma vi assicuro che è sufficiente osservarla per pochi attimi, respirarne il fresco profumo, ascoltarne le armoniose vibrazioni… per rendersi conto di ritrovarsi immersi in uno spazio senza tempo, o meglio ancora… magico.
Conoscete, vero, quella sensazione di essere come tornati a casa? Dove ci si sente a proprio agio, accolti, ascoltati e coccolati?
Ecco, noi ci sentiamo proprio così ogni volta che Lela ci ospita nella sua Casa, immersa nel verde della campagna, dove i ritmi sono più naturali, dove il rumore e la frenesia di questi “tempi moderni” non trovano nutrimento e se ne stanno alla larga.
E ieri sera, puntualmente come ogni anno, “Il Giardino sul Fiume” ha trovato il terreno fertile dove mettere in scena la rappresentazione di quello che siamo: ESSERI SOCIALI, desiderosi di vibrare all’unisono con se stessi e la Natura.
L’intento di quest’anno era quello di trasmettere l’importanza di dare voce al nostro Cuore, in ogni attimo del quotidiano, affinché si manifestino realmente e concretamente tutte le belle intenzioni che sono sicuro alberghino in ognuno di Noi!
Si deve squarciare questo velo di paura e di ansia che vorrebbe attanagliare l’anima di noi tutti… rendendoci sospettosi, indifferenti, egoisti e arroganti…
Non è questo l’Essere Umano!
Possiamo e dobbiamo fare la differenza, ognuno nel proprio piccolo/grande universo interiore… da oggi… da ora!
E ieri sera ne abbiamo data dimostrazione… con un “tocco”, con un abbraccio, con un sorriso, con uno sguardo negli occhi, con una condivisione…
Dal mantra Ong So Hung (“Io sono Te”) nel grande cerchio iniziale, attraverso attività corporee esperienziali, passando dalle emozioni della Biodanza e con un meraviglioso concerto, il tutto inframezzato da un banchetto spettacolare e ricchissimo di bontà preparate da ognuno dei partecipanti… concludendosi poi con l’esplosione di pura gioia delle danze libere finali.
Ecco in poche righe il sunto di quello che è stato celebrato in una fresca serata di Solstizio d’Estate, dopo aver anche scongiurato l’ipotesi di un temporale annunciato da più fonti… ma che si è inchinato e defilato di fronte a cotanta bellezza!
Qualcuno tra i presenti ha ringraziato e commentato incredulo su quanto sia naturale la connessione e il contatto tra persone! Niente di speciale… perché è QUESTO che siamo… pensiamo invece quanta fatica ci costa nella vita quotidiana essere INNATURALI!
Grazie di cuore a Lela e i suoi collaboratori che hanno lavorato incessantemente affinché tutto si svolgesse al meglio… e grazie ovviamente a tutti i numerosissimi partecipanti.
Un ringraziamento speciale lo dedico ad Angela Di Bartolo, cara amica e meravigliosa conduttrice di Biodanza, ad Andrea Solieri, Loredana Mauri e Norman Nanetti che ci hanno coinvolto con la loro entusiasmante performance.
Alle prossime avventure.
Un grande abbraccio.
Ong So Hung...
Luca
(21 giugno 2025)
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